La famiglia nel giardino

Restauro

Famiglia nel giardino - foto restaurata

Famiglia nel giardino - foto originale

 

Anna, Giovanni, Egidio, Antonio, mamma Letizia, Maria Rosaria e papà Pantaleo: famiglia felice nel giardino di casa (1950).

Un paio di anni fa, durante le vacanze di Natale, chiedo a mia suocera di mostrarmi le foto che ha in casa per accendere l’interesse in un letargico pomeriggio invernale.

Si presenta con una grossa scatola in cui le foto sono affastellate senza un ordine preciso. Come si trattasse della borsa di Mary Poppins, emerge dal contenitore una carrellata di acconciature vaporose anni’80, di torte di compleanno, di momenti più o meno solenni, di occhiali da sole ormai classificati “vintage”,… Il giallo si è mangiato parte dei colori e domina nel mucchio.

Tra tutte le immagini spicca questo bellissimo bianco e nero di famiglia dove Maria Rosaria, mia suocera appunto, posa ancora bambina assieme ai suoi fratelli ed i suoi genitori. Incredibile quanto gli sguardi e gli atteggiamenti di allora possano ritrovarsi invariati negli adulti di oggi!

Naturalmente, da crocerossina delle foto d’epoca quale sono, mi faccio prestare il prezioso scatto per ripulirlo dai segni del tempo e ridare un po’ di tono a questa famiglia che, nella realtà, non ha mai sbiadito i suoi legami.

Il Pà Gepp

Restauro

 

L’ho incontrato per caso quattro mesi fa. Era una foto volante tra le pagine di un vecchio album che stava a casa dei nonni.

 Io: <<Nonna, chi è questo signore nella foto?>>

Nonna: <<E’ il Pà Gepp: il nonno del nonno.>>

Attimo di shock: io ho una foto del mio trisavolo e nessuno si è mai premurato di dirmelo? Io posso vedere le sue fattezze, il suo viso e nessuno mi ha mai mostrato quest’immagine? Superato il momento di incredulità la notizia mi scende nel cuore dandomi un caldo senso di gioia. Che emozione sconvolgente: pensavo che non lo avrei mai visto, mai conosciuto, che si trattasse di un ricordo ormai irrecuperabile. Invece ho la sua foto tra le mani. Sono addirittura commossa.

Il Pà Gepp mi guarda fumando la sua pipa dal cortile di una cascina con un sorriso sereno e il suo abito bello: sarà felice di incontrarmi?

Su di lui so solo che si chiamava Giuseppe (Pà Gepp è l’abbreviazione di Papà Giuseppe) e che ha avuto un cuore così grande da adottare il mio bisnonno che era stato abbandonato dalla famiglia. Non abbiamo quindi lo stesso sangue ma non fa alcuna differenza perché ora ho un trisnonno su cui poter contare!

La foto però mostra i segni degli anni che ha e necessita di essere restaurata con cura. La porto quindi con me a casa e mi affido allo scanner e a Photoshop.

Ecco vi presento il Pà Gepp pre e post restauro: abbiatene cura!